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Quando sono entrata nel tubo della Risonanza Magnetica ho vissuto una scissione. Il mio corpo doveva prepararsi per andare in battaglia ma la mia mente doveva volare in altri luoghi. Quindi ho deciso di utilizzare la mia forza, e la mia forza è la musica.
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Io mi sento cambiata ma più che cambiata mi sento un’altra persona… questa malattia mi ha aiutata a capire chi sono.
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I giorni in cui ho energia, questa energia è doppia, dirompente, incontenibile. Come dovesse supplire ai giorni in cui sono a terra e non riesco ad alzare la testa, se non per vomitare.
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È il giorno di Natale, e ho fatto quello che ho sempre sognato. Immergermi nel mio mondo, profondo, intimo, ed emergere con tutta me stessa. Perché la musica mi culla, mi placa, mi porta oltre, mi fa dimenticare, mi energizza, è linfa, è il mio mare… ed io mi tuffo.
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Dentro di noi esistono tante porte. Queste porte spesso sono chiuse. Io ho deciso di spalancarle, perché solo così si può ricevere.
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La tristezza arriva col buio. Mi prende alla sprovvista. La notte sale una malinconia infinita e le lacrime scendono senza permesso. I pensieri volteggiano come rapaci. Cerco ricordi felici.
A volte ci riesco. A volte no.
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Distrarre la mente dall’ossessione della malattia è fondamentale. NOMA mi ha permesso di lottare e mi ha dato la voglia di ricominciare a vivere.