Presentazione NOMA Book - Consiglio Regionale della Calabria

Pubblicato il 9 aprile 2025 alle ore 19:50

Un pomeriggio di emozione, di parole che scavano, di silenzi che curano. È stata molto più di una semplice presentazione di un libro quella che si è tenuta oggi, mercoledì 9 aprile, nella suggestiva cornice della Sala “Mattia Preti” del Consiglio Regionale della Calabria. Al centro dell’evento, il racconto intimo e potente di Alessandra Laganà, autrice di “NOMA – Dal tubo della risonanza magnetica ai luoghi della mia rinascita”, giunto alla sua seconda edizione e pubblicato da Laruffa Editore.

A guidare il dialogo con l’autrice, la giornalista e scrittrice Emilia Condarelli, che ha aperto l’incontro con parole forti: «Quello che ci unisce, pur nella diversità delle esperienze, è il coraggio di rompere il silenzio. Di raccontare il dolore per trasformarlo in forza».

E da lì, un confronto autentico, intenso, mai scontato, tra due donne che hanno fatto della parola uno strumento di guarigione.

“NOMA” non è solo un libro. È un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri. Come ha raccontato Alessandra Laganà, «questo libro nasce da una vicenda personale, ma si è trasformato in qualcosa di più grande, di corale. È diventato un progetto, un’associazione – Noma World – che si prende cura di donne che come me affrontano la malattia oncologica.

Da gennaio, grazie alla Fondazione Medicina a Misura di Donna, ha avuto inizio un’importante collaborazione con il Dipartimento di Psicologia e di Neuroscienze dell’Università di Torino per misurare biometricamente l’impatto della creazione artistica sul benessere psicofisico di donne con un vissuto oncologico». Un progetto all’avanguardia, che coniuga scienza e arte, mente e corpo, terapia e bellezza. 

All’incontro hanno partecipato anche Caterina Capponi, Assessore regionale alla Cultura e Pari opportunità, Salvatore Costarella, Direttore Sanitario del GOM di Reggio Calabria, e Massimo Martino, Presidente del GITMO e direttore del reparto di Ematologia, figure che hanno sottolineato il valore sociale e umano dell’iniziativa. Non solo letteratura, dunque, ma politica della cura, nel senso più alto del termine.

Il racconto di Alessandra è stato toccante, ma mai vittimista. È un inno alla vita, alla rinascita, alla possibilità di trasformare la sofferenza in risorsa. «La malattia ti cambia, ma può anche insegnarti a conoscere te stessa. 

E così, tra i silenzi della sala colmi di emozione e gli applausi sentiti del pubblico, è arrivato chiaro il messaggio: la fragilità non è debolezza, ma punto di forza. La malattia, come la violenza, può essere attraversata e superata. E ogni donna che ce la fa, apre la strada ad altre.

“NOMA” è questo: un viaggio dalla risonanza magnetica ai luoghi della rinascita, e non solo fisici. Un viaggio che oggi, dal cuore del Consiglio Regionale, si fa testimonianza collettiva.

Perché la cultura cura. La parola salva. E la condivisione genera nuova vita.